L’ossigeno-ozonoterapia è ampiamente utilizzata nel trattamento delle discopatie
La metodica infatti svolge un ruolo importantissimo sia nel controllo dell’infiammazione sia nella riduzione del dolore che caratterizza questa patologia. L’effetto anti-infiammatorio ed antalgico della miscela di ossigeno-ozono è ottenuto grazie all’incremento dell’apporto ematico nella sede di lesione ed alla riduzione della produzione locale di sostanze infiammatorie ed alla stimolazione della produzione di molecole adibite a contrastare l'infiammazione.
L’incremento del flusso sanguineo locale sarebbe inoltre in grado di ridurre l’entità della contrattura muscolare che spesso si riscontra nelle patologie discali.
Tutti questi effetti prodotti dall’ossigeno-ozono sono in grado di eliminare e risolvere, con azione sinergica, la sintomatologia tipica delle discopatie.
Inoltre l’ozono, essendo dotato di un marcato effetto antiossidante, reagisce con l’acqua, principale costituente del nucleo polposo, contribuendo così a ridurre il volume dell’ernia.
Per questi motivi si può affermare che la metodica costituisce una valida alternativa ai classici approcci terapeutici sia conservativi (trattamenti farmacologici con anti-infiammatori e cortisonici) che chirurgici.
Rispetto ai trattamenti farmacologici con anti-infiammatori e cortisonici, comunemente impiegati come prima scelta, l’ossigeno-ozono presenta alcuni vantaggi quali:
- assenza di effetti collaterali di rilevanza clinica- assenza di tossicità
- assenza di reazioni allergiche
- rapidità d’azione e di beneficio clinico
- ridotta invasività in quanto non viene alterata l’anatomia e l’equilibrio biomeccanico della colonna
- ottima tollerabilità e buona accettazione da parte del paziente
- compatibilità della metodica con altre soluzioni terapeutiche con le quali frequentemente svolge un’azione sinergica come con la terapia riabilitativa.
In questo modo è possibile adottare un approccio multidisciplinare nella gestione terapeutica della patologia, condizione indispensabile per una riduzione della possibilità di ricomparsa della sintomatologia.
L’ossigeno-ozonoterapia con la tecnica paravertebrale classica (metodica più utilizzata) prevede l’iniezione di piccole dosi di miscela gassosa nella muscolatura paravertebrale in corrispondenza dello spazio discale interessato, mediante l’utilizzo di aghi sottili che rendono la metodica ben tollerata.
Il ciclo di ossigeno-ozonoterapia paravertebrale prevede in genere una decina di sedute di cui le prime a cadenza bisettimanale (nella forme iperalgiche) e successivamente settimanale.
Le infiltrazioni si eseguono in ambito ambulatoriale con vantaggio per i pazienti che non devono interrompere l’attività lavorativa.
Al termine del trattamento, risolta la sintomatologia dolorosa, per consolidare il risultato e diminuire il rischio di ricadute è opportuno associare una terapia riabilitativa.
E’ essenziale inoltre modificare lo stile di vita cercando di eliminare tutti i fattori di rischio correlati a questa patologia, in particolare: l’eccesso ponderale, la sedentarietà, l’esecuzione di sforzi eccessivi e l’assunzione di scorrette posture.